Dopo anni in cui il quotidiano fondato da Scalfari hitlerizzava Assad ed esaltava i 'ribelli', compare un pezzo che demolisce la narrativa di fonte jihadista. Troppo poco e troppo tardi
di Pino Cabras.
Una delle testate giornalistiche più organiche alla NATO, la Repubblica, ha appoggiato fin dal 2011 l'aggressione alla Siria, bevendosi volontariamente tutti i resoconti della più improbabile delle fonti, l'Osservatorio siriano per i diritti umani, una "one-man-organization" con sede a Londra gestita da un personaggio affidabile come un autostoppista in manette (direbbe Caparezza).
Ecco invece che a inizio 2018, dopo anni di "reductio ad Hitlerum" e demonizzazione di Assad, fa comparire questo articolo non firmato - non nella sezione Esteri ma nella più irraggiungibile sezione Immigrazione - che dice peste e corna del suddetto Osservatorio, senza un solo rigo di autocritica.
Il che mi fa ragionevolmente ritenere che il pezzo sia stato infilato alla chetichella da una manina - chissà se interna o esterna al quotidiano - all'insaputa della redazione, come una piccola ribellione contro le Fake News istituzionali.
A futura memoria conservo comunque per voi la schermata.
AGGIORNAMENTO h. 13:09:
L'articolo di
Repubblica è stato nel frattempo modificato ed edulcorato specie nel titolo (com'era prevedibile). Resta la nostra schermata del pezzo originale.
AGGIORNAMENTO h. 20:30:
In tanti anni non mi è mai capitato di assistere a un caso simile: sullo stesso URL ora c'è addirittura una terza versione. L'articolo è stato rimosso e sostituito con una collezione raffazzonata di considerazioni in merito allo stato dell'informazione sulla Siria. Cosa che mi sembra rivelatrice dello stato dell'informazione dell'Italia.
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Prima versione:
Seconda versione:
Terza versione:
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